Nella sua piena maturità artistica Gibrat, autore de IL RINVIO e IL VOLO DEL CORVO, ci presenta il suo progetto più ambizioso, nel quale la bellezza del disegno ed il fascino delle parole raggiungono il suo apice: un regalo per gli occhi, una delizia per lo
spirito. È una storia di alto livello, in 4 volumi e divisa in 4 parti, che racconta il destino singolare di un uomo che vive la sua vita nei tempi tumultuosi che vanno dal 1914 al 1939. Dalla Prima Guerra
Mondiale alla Rivoluzione Russa, dal Fronte Popolare Francese alla Guerra Civile Spagnola, Matteo, un esiliato spagnolo, pacifista e anarchico, figlio del popolo, attraverserà epoche tumultuose
e conoscerà passioni esacerbate. E questo contro la sua volontà, perché Matteo non è un eroe nè
un amante del rischio. No, Matteo è semplicemente un ragazzo senza radici, preso dal vortice della Storia e... dell'amore.
Che succede agli individui quando vengono stritolati dai mastodontici ingranaggi della storia? Chiedetelo a Matteo, l'eroe perdente di Jean-Pierre Gibrat.
Vi risponerà che non basta essere onesti con se stesi e con gli altri, non basta avere degli ideali e lottare lealmente per essi, non basta amare sinceramente una donna. Si può perdere comunque.
E, quando si perde, si perde tutto.
Di questa storia amara che ci ha mostrato l'orrore e l'insensatezza della guerra – e della rivoluzione bolscevica che catalizzò e deluse tante speranze – ci resta tuttavia la grandezza morale del nostro protagonista, che si erge come un gigante in mezzo a personaggi che, spesso, fanno scelte di convenienza o agiscono per paura o fanatismo.
Tutto ciò è raccontato dal sontuoso disegno di Gibrat, così ossessionato dal dettaglio dei volti da riuscire a renderli vivi. Così appassionato dal colore e dalla narrazione da farci vivere la storia come se fossimo lì.
In questo secondo volume di Matteo, Gibrat ci mostra il fallimento delle speranze dei primi anni di un secolo che porta già,dentro di sé, il germe spaventoso della seconda guerra mondiale.
Finalmente il nuovo volume!
Nel precedente avevamo lasciato Matteo condannato ai lavori forzati. Diciotto anni prima, al suo ritorno dalla Russia, provato dalla morte del suo amico Gervasio e dalla notizia che Juliette ha un figlio, Matteo si era consegnato ai gendarmi, sperando di farla finita. Su di lui c'era sempre un mandato di arresto per diserzione, ma invece della pena di morte fu condannato ai lavori forzati. Scontata la pena torna al suo paese, Collioure. Come lo accoglierà sua madre? Che ne è stato di Juliette e del figlio Louis?
Il tomo 3 inizia nell'agosto 1936. In Germania c'è Hitler, in Italia Mussolini, in Francia invece è il momento del Fronte Popolare, e pare tutto sereno. Ma nella vicina Spagna il furore della guerra civile risuona sempre di più. E Matteo, figlio di un anarchico spagnolo, malgrado l'indifferenza a ciò che lo circonda, indifferenza a cui era stato condannato scaturita dal dolore patito nel suo passato e nei lavori forzati, non rimane insensibile...
Questa commedia, finemente cesellata, virerà a situazioni drammatiche. Ancora una volta la realtà finirà per agguantare Matteo e colpirlo in modo spietato.
Il romanzo grafico a puntate di Matteo racconta il destino singolare di un
uomo che, dal 1914 al 1939, dalla Prima alla Seconda guerra mondiale,
passando per la rivoluzione russa, il fronte popolare e la guerra civile
spagnola, attraversa un'epoca a dir poco tumultuosa. Questa volta Matteo,
Robert e Amelie sono a Barcellona, nell'agosto 1936, in piena guerra civile.
È guerra, ma è soprattutto rivoluzione, e i tre amici si ritrovano a
combattere. Contro chi? È facile. Ma insieme a chi? I Socialisti, i
Comunisti, gli Anarchici? È qui che le cose si complicano. Robert il
comunista e Matteo l'anarchico divergono nella scelta della loro unità
combattente e sarà la loro amicizia che ne farà le spese. Robert partirà
mentre Matteo e Amelie saranno insieme nell'attacco al paesino di
Alcetria... Ma perché proprio Alcetria?