Caatinga è il nome della zona più arida del Sertao, una regione costellata di vegetazione bassa e cactus che si trova nella punta a Nord-Est del Brasile.
In quella zona, nei primi del '900, si sviluppò un movimento sociale denominato "Cangaço" cui appartenevano contadini rivoltosi esasperati dall'estrema povertà e dalle ingiustizie che i grandi proprietari perpetravano nei loro confronti.
Il movimento fu caratterizzato per la spietatezza e la crudeltà degli scontri fra rivoltosi e la "polizia", ed ebbe il suo apogeo all'inizio degli anni Trenta, quando già però si cominciavano contemporaneamente a profilare le condizioni della sua inevitabile scomparsa, causata dal miglioramento dei mezzi di comunicazione e quindi dalla maggiore facilità di poter individuare le basi e gli spostamenti delle bande.
Sedotto dal paesaggio, intrigato e affascinato dalla forza dei protagonisti del movimento, così disperati, crudeli ma spinti dall'utopia di fare la cosa giusta contro le angherie dei "colonnelli", Hermann compie una operazione non facile per una graphic novel d'ambientazione e di argomento così lontani dalla tradizione europea, dando vita ad un libro superlativo per la forza espressiva delle tavole e per la storia tragica e romantica che vi veniva narrata.
Uscito per la prima volta nel 1998 in Print run limitata deluxe e subito esaurito, "Caatinga" viene oggi ristampato a grande richiesta. Un successo della narrativa a fumetti che finalmente torna in libreria dopo cinque anni.
Ecco finalmente in volume, in preziosa veste cartonata, l'ultimo capolavoro del prolifico autore belga Hermann Huppen.
L'autore è ormai una celebrità mondiale, la sua carriera, lungi dall'aver termine, è costellata da una serie lunghissima di successi che gli hanno garantito l'affetto e la stima di tanti lettori anche qui in Italia.
Dai suoi esordi con le saghe di Comanche e Bernard Prince, sempre pubblicate in Italia già dagli anni '70 su riviste quali Skorpio, il Corriere dei Piccoli e Comic Art, e più volte ristampate in volume, fino alla fantascienza di Jeremiah o al medioevo delle Torri di Bois Maury, il suo universo è garanzia di sicuro fascino per tutti.
Nel rivedere il genere western, Hermann può avvalersi del suo tratto acquarellato, caratteristico delle sue opere mature, che rende affascinanti gli sfondi innevati delle vallate americane.
Hermann costruisce l'ennesimo capolavoro di genere, un western crepuscolare e maledetto, condotto con la consueta abilità narrativa, che ha possibili paragoni forse solo nel cinema tanto amato di Sam Peckinpah.
Un libro per tutti, eppure in grado di rivolgersi anche agli intenditori, per un nome che da sempre è garanzia di successo.
Tornano puntuali e prolifici come sempre il più apprezzato dei grandi 'vecchi' del fumetto mondiale ed il più coinvolgente degli attuali sceneggiatori d'oltralpe, con una storia avvincente e assolutamente innovativa ed originale che prende piede da una felice riunione conviviale.
Questo albo testimonia infatti il recentissimo ed eccezionale incontro tra due maestri dell'arte fumettistica.
Hermann è da considerarsi uno dei più grandi illustratori realisti viventi, che si presenta ai suoi affezionati lettori già dal 1963 con le sue ben note avventure ( Torri di Bois Maury, Jeremiah e Comanche solo per citarne alcune).
Van Hamme è invece lo sceneggiatore di alcuni dei più grandi successi della 'Bande Desinée' contemporanea (XIII, Largo Winch, Thorghal, I Maestri dell'Orzo).
Il suo stile di scrittura si avvale di dialoghi incalzanti e di una messa in scena dinamica in grado di conquistare i moderni lettori.
La trama di questo albo è infatti assolutamente originale ed in grado di ribaltare molti luoghi comuni, perché non è sempre vero che il giorno del proprio matrimonio sarà ricordato come il più bello della propria vita, e non esiste solo la malaugurata ipotesi che lo sposo non si presenti....
Hermann mette tutta la sua recente tecnica a tinte sfumate al servizio di una storia che conferma Van Hamme come una garanzia per lettori e librai. Un fumetto che resterà a lungo nelle nostre menti.
Il fumetto realistico trova in Hermann uno dei più grandi maestri contemporanei, in grado di continuare un numero impressionante di serie di successo e, al tempo stesso, di cirare l'uscita di albi autococnclusivi che, per spessore grafico e narrativo, finiscono per essere dei perfetti gioielli dell'arte sequenziale. L'umanità dei personaggi emerge sempre prepotentemente grazie alla descrizione accurata del loro eroismo e delle loro imperfezioni. A questo pensiero corrisponde coerentemente la trasformazione del tratto, libero da staticità, che favorisce l'immediatezza.
Attento osservatore del dettaglio storico ed umano, Hermann continua a disegnare le sue eleganti tavole evocative e dai caratteristici colori acquarellati.
In questo volume, un giovane poliziotto sbarca in una grande città americana dall'atmosfera chandleriana, intorno al 1950. Resterà coinvolto in una serie di omicidi, nonché nelle grinfie di una bella bionda…
Un ulteriore motivo di interesse per leggere questo volume è dato dal fatto che la sceneggiatura è stata creata per Hermann dal figlio Yves: un lavoro in tandem per una coppia che ci fa sperare in una prolifica continuità creativa.