Print run: 100 copie
Numbered: yes
Format: 350x480
Year of publication: 2008
Author’s signature: no
Plates: 23
Description only in italian:
IL CANTO DI NATALE
SECONDO MAGNUS
Un inedito di Magnus fa sempre notizia, tanto più se riguarda un lavoro giovanile realizzato prima del debutto fumettistico, che apre un ulteriore squarcio sul percorso artistico dell'autore.
È il 1961 e Roberto Raviola –non ancora Magnus- da poco laureato all'Accademia delle Belle Arti, non ha ancora iniziato la sua carriera fumettistica. Ma ha già alle spalle un passato d'autore, infatti, ha già realizzato numerosi lavori, in parte legati agli studi, in parte invece a interessi personali. Si tratta di illustrazioni –a colori o in bianco e nero- dipinti, e anche fumetti, di solito limitati a poche pagine. A fianco di questi vi sono anche vari lavori di stampo goliardico, in tono con l'ambiente universitario frequentato, di argomento vario, spesso satireggianti amici, compagni, professori…
In questo filone si inserisce questo racconto ritrovato di recente, in cui il giovane autore propone una sua versione del celebre "Canto di Natale" di Dickens. Si tratta in realtà di una simpatica presa in giro dell'amico fraterno Carlo Santachiara, con cui condivide la passione per i fumetti. Come per altri lavori del periodo, si tratta di "un'incompiuta", che cioè si esaurisce in un numero limitato di pagine, senza una vera conclusione. In cui però si evidenzia già tutto il talento di Bob la Volpe, come Magnus si firma all'epoca.
Su carta ruvida pesante, usando un inchiostro color seppia per simulare "l'antichità" del libro, Bob la Volpe realizza la sua versione dell'opera dickensiana inserendo nel testo –scritto in un pregevole stile gotico con un pennino da calligrafo- bellissime illustrazioni realizzate a tempera, che già evidenziano il suo indiscutibile talento di disegnatore e illustratore.
Tre anni dopo sarebbe iniziata la sua avventura che l'avrebbe portato, da aspirante fumettista, a divenire l'amatissimo Magnus, cioè uno degli autori più importanti della sua epoca.
IL CANTO DI NATALE DI MAGNUS viene proposto in un elegante portfolio costituito di 23 fogli formato 32x45 cm, su carta ruvida pesante a immagine del lavoro originale, con cover-raccoglitore, che contiene la riproduzione in formato 1:1 dell'opera, arricchito dagli ingrandimenti delle illustrazioni a colori, riproposte singolarmente.
Print run: 100
Numbered: yes
Format: 350x480
Year of publication: 2007
Author’s signature: no
Plates: 169
Description only in italian:
L'UOMO CHE UCCISE ERNESTO CHE GUEVARA
Le tavole originali su cui vengono disegnati i fumetti sono di norma discretamente più grandi del formato di stampa definitivo. Oltre alla facilità per gli autori di disegnare particolari di minuscole dimensioni, la riduzione minimizza anche errori ed imprecisioni. Per l'opera di Magnus questo non vale. Il perfezionismo del Maestro, infatti, era tale che i suoi lavori sono sempre stati valorizzati dal grande formato. Ecco dunque che è nata l'idea di proporre un'opera di Magnus "così com'è nata", ovvero in formato 1:1, a dimensione reale. Un'operazione non nuova poiché è già stata realizzata con La valle del terrore ,l'Albo Speciale di Tex, pubblicato anni fa nello stesso formato degli originali. Questo portfolio offre qualcosa in più: grazie alla scansione "in scala di grigio" propone l'opera esattamente com'è. Per la prima volta quindi è possibile vedere il lavoro di un autore, Magnus, nei minimi particolari: il minuzioso tratteggio è visibile tratto per tratto, come pure il riempimento delle zone nere, il collage, il lettering adesivo applicato sul disegno... per la prima volta è possibile vedere tratteggi e retini che nelle precedenti edizioni "comuni" – per quanto curate - erano visibili a malapena, o per nulla. Per non parlare delle numerose "pecette", i pezzetti di carta adesiva bianca incollati sulla pagina già inchiostrata su cui il Maestro apponeva gli ultimi ritocchi. Il portfolio è tratto, per la quasi totalità, dalle tavole originali. Le poche tavole non reperite sono state comunque ricavate dalle pellicole ancora in possesso del fotolito all'epoca della pubblicazione in volume, ed è facile individuarle poiché i neri sono uniformi ed il tratteggio non è visibile. Alcune tavole, poi, non sono spezzabili in due parti, sono troppo grandi per la macchina da stampa pertanto sono state riprodotte intere, con una riduzione minima (attorno al 10%). L'opera è completata da numerosi studi e bozzetti ed alcune bellissime illustrazioni, tutte in grande formato, alcune delle quali inedite. Si tratta quindi di un omaggio mai tributato prima ad un autore di fumetti. E' un omaggio più che meritato… dovuto!
Finalmente disponibile in lussuoso volume, un'edizione degna del romanzo erotico cinese di Jim Ping Mei, tradotto a fumetti da un Magnus nel pieno della maturità artistica. La letteratura orientale ha rappresentato per lui un'occasione per sperimentare un segno perfetto ed elegante, e le sperimentazioni erotiche di Hsi-Men Ching, alla ricerca dello stato in cui 'piacere e dolore si confondono', sono l'occasione per un esercizio di stile che raggiunge risultati altissimi. Sono qui aggiunti inediti e parti di sceneggiature che potranno aiutare a comprendere il grande lavoro svolto da Magnus, per trasporre a fumetti un'opera così difficile.
Per gli appassionati di Magnus, una imperdibile edizione: il portfolio in grande formato, in Print run limitata di sole 100 copie, de LE FEMMINE INCANTATE.
'Le femmine incantate' sono forse l'opera di Magnus più poetica ed elegante, un'opera della maturità di Magnus, una serie di racconti esotici, con un raffinato erotismo, ispirati alle novelle cinesi tratte da 'I Racconti Fantastici di Liao'.
Sono gli anni '90 e Magnus vive in una nostalgia illuminata, attirato dalla cultura orientale e padrone assoluto del proprio segno e delle proprie capacità.
Tutto questo si riflette in un'opera ineguagliabile, qui corredata di ben 17 pagine di contributi che puntano a far conoscere quale fosse il metodo di lavoro del maestro bolognese. Si potranno ammirare quindi 26 pagine a colori di studi inediti e parti di sceneggiatura che sapranno condurci alla comprensione piena di questa opera.
I Briganti costituiscono il lavoro della maturità di Roberto Raviola, in arte Magnus, in cui possono confluire finalmente tutti gli studi che affiancavano la sua affermata carriera di disegnatore "popolare": il fascino esotico di un segno modernissimo, una certa fantascienza dal sapore inedito, la ricerca di un miracoloso equilibrio tra fumetto colto e opera rivolta a tutti.
L'opera si articola nei quattro volumi originari, ordinabili separatamente, arricchiti di un'incredibile quantità di immagini e schizzi preparatori, appunti e chiarimenti, tavole rimontate correttamente ed inediti. Una saga che torna a respirare nuova vita grazie alla certosina pazienza messa nella ricostruzione filologica da Alessandro Editore.