Ancora un episodio per questa bella serie storica che ci riconduce con perfetto realismo nella tragedia dell’invasione spagnola dell’America del Sud. Opera del bravissimo Mitton, questa seconda parte vede continuare la confessione della bella Maiana, la giovane Inca trattenuta nelle terribili prigioni spagnole. Rivive così per magia tutto il dramma storico della morte dell’imperatore Montezuma, e con essa viene dipinto con rigore e grande abilità grafica tutto lo splendore di un’ era ormai perduta per sempre. Un’ occasione per conoscere un’ epoca storica affascinante in un fumetto mai noioso, che non trascura la descrizione di tutte quelle lotte, quegli amori e quei drammi personali che da sempre condizionano i grandi cambiamenti storici.
“Non ci sono miracoli nei popoli pagani”, dice frate Tancredi.
“Non è possibile salvarsi gettandosi dalla cima di una piramide alta più di 60 metri” esclama.
È la verità. Infatti nessun miracolo salva la giovane Maïana dall’inevitabile schianto mortale sui gradini di pietra della grande piramide della capitale Azteca. A meno che non si voglia definire miracolo un gigantesco mucchio di cadaveri ancora caldi, corpi sacrificati prima di lei.
Padre Segura ascolta inorridito il racconto della ragazza, la “strega nata dalla montagna di sangue” che – scampata a morte sicura – ora non ha alcun altro obiettivo che quello di vendicarsi dell’imperatore Montezuma. Di assassinarlo freddamente, usando le sue uniche armi a disposizione: la determinazione, la rabbia e la seduzione.
Definito un fumetto in cinemascope, “Quetzalcoatl” non è solo un romanzo storico che si sviluppa in sette episodi, ma uno spaccato sulla tragedia che agli inizi del 1500 caratterizzò la storia dell’America Latina e del quale questo terzo episodio, “Gli incubi di Montezuma”, costituisce un ulteriore, impressionante testimonianza.
Penultimo numero della serie. Per vendicarsi dell'imperatore Montezuma che ha fatto sacrificare tutta la sua gente, Maiana Xochitla raggiunge Cortez e i suoi quattrocento spagnoli. Vuole guidarli oltre le alte sierras messicane verso la capitale Azteca perché la distruggano. E così la terribile profezia del ritorno di Quetzalcoatl si compirà per mano della Spagna! Bramoso d'oro e di gloria, facile ai massacri, il Conquistador lancia la sua cavalleria sugli accessi che portano alla meravigliosa città lacustre. Ma la collera del "Serpente Piumato" si infrange sulle difese azteche. Quella notte farà piangere Cortez che pensava ad Alessandro il Grande e a Cesare... La Noche Triste!
Ecco finalmente l'ultimo volume di questa serie. L'azione si svolge sempre nel 1525. La rivolta contro l'invasore spagnolo è sul punto si esplodere. L'elemento scatenate potrebbe essere l'esecuzione di Maiana Xochitla, accusata di eresia. L'Inquisizione la sta torchiando a fondo per farle rivelare il luogo dove l'Imperatore Montezuma, del quale era stata l'amante, ha nascosto il suo favoloso tesoro. Maiana continua a raccontare all'inquisitore Segura la sua terribile storia piena di sangue. Sangue degli uomini che erano la sua famiglia ed il suo popolo, sangue degli uomini che lei seduceva per salvarsi la vita e che, da Montezuma a Cortes, fecero di lei una leggenda. A volte santa, altre puttana, testimone privilegiata e nello stesso tempo inorridita della grande barbarie della "conquista" spagnola e la fine dell'impero azteco.
Ray Banana, un investigatore privato con i capelli impomatati e i baffetti alla Clark Gable. Un personaggio molto anni '50 che vive avventure surreali dalla trama e dalla sceneggiatura non sempre facilissimi da seguire (a meno che ci si disinteressi del tutto dal capire perché un altoparlante diffonde informazioni incomprensilbili, o del perché Elmo si chiami allo stesso tempo anche Oscar). Ma è proprio questa apparente irrazionalità che rende la lettura delle storie intrigante, come questa "Avventura a Parigi", un thriller ricco di colpi di scena e rimandi sullo sfondo di una Parigi tiepida e primaverile.
Il personaggio, chiaramente ispirato alla linea chiara francese e pubblicato fra gli anni Settanta e Ottanta sulle pagine di prestigiose riviste come A suivre, Metal hurlant e Echo des savanes, è stato creato da Ted Benoit, noto ai più per aver interpretato graficamente – su testi di Van Hamme – l'episodio di Blake e Mortimer "Il segreto dell'Espadon".
“Il Rinvio” è certo una delle più belle sorprese della produzione più recente del fumetto franco belga.
I teneri acquerelli di Jean Pierre Gibrat avevano dipinto nel primo episodio, un delicato affresco della strana II guerra mondiale del giovane disertore Julien, costretto ad osservare i tragici eventi del suo paesino dalla finestra di una casa abbandonata, in pena per la propria amata Cecilia, timoroso che lei lo dimentichi.
L’originale vicenda ora trova una soluzione e si conclude con il secondo episodio, lasciandoci ammirati per il superbo equilibrio di tinte ed emozioni che sarebbe degno del miglior cinema d’autore francese.
Con “Il Rinvio” Gibrat si impone come autore completo e maturo, l’equilibrio di narrazione e disegno, assai raro nel fumetto, è stato anche premiato da un grande riscontro di vendite e di premi dei suoi albi in tutto il mondo.
La guerra crudele appare velata dal sorriso amaro di Julien, forse disincantato alter-ego dell’autore.
Gli eventi storici, che sopraffanno gli uomini comuni di un tranquillo paesino francese, sono quindi narrati con distacco e disegnati dolcemente dall’alto dell’arte di Gibrat, proprio così come dall’alto di una finestra può solamente osservarli il suo stesso protagonista Julien.
Un libro imperdibile in grado di catturare anche il pubblico più evoluto o refrattario all’arte sequenziale del fumetto, e nella ormai ben nota, elegante e curata edizione cartonata di Alessandro Editore.
Questo pack contiene i due volumi della serie "Il Rinvio" di Gibrat. "Il Rinvio" è certo una delle più belle sorprese della produzione più recente del fumetto franco belga. I teneri acquerelli di Jean Pierre Gibrat avevano dipinto nel primo episodio, un delicato affresco della strana II guerra mondiale del giovane disertore Julien, costretto ad osservare i tragici eventi del suo paesino dalla finestra di una casa abbandonata, in pena per la propria amata Cecilia, timoroso che lei lo dimentichi. L'originale vicenda ora trova una soluzione e si conclude con il secondo episodio, lasciandoci ammirati per il superbo equilibrio di tinte ed emozioni che sarebbe degno del miglior cinema d'autore francese. Con "Il Rinvio" Gibrat si impone come autore completo e maturo, l'equilibrio di narrazione e disegno, assai raro nel fumetto, è stato anche premiato da un grande riscontro di vendite e di premi dei suoi albi in tutto il mondo. La guerra crudele appare velata dal sorriso amaro di Julien, forse disincantato alter-ego dell'autore. Gli eventi storici, che sopraffanno gli uomini comuni di un tranquillo paesino francese, sono quindi narrati con distacco e disegnati dolcemente dall'alto dell'arte di Gibrat, proprio così come dall'alto di una finestra può solamente osservarli il suo stesso protagonista Julien. Un libro imperdibile in grado di catturare anche il pubblico più evoluto o refrattario all'arte sequenziale del fumetto, e nella ormai ben nota, elegante e curata edizione cartonata di Alessandro Editore.
I creatori delle Città Oscure ci offrono la loro visione di Parigi nel futuro. Karinh è nata, nel 2156, in una colonia spaziale creata da terrestri che hanno tagliato ogni legame con il loro pianeta di origine. Ha sempre sognato quella Terra che non ha mai conosciuto, e in modo particolare Parigi, scoperta su libri miracolosamente preservati nel tempo. Senza esitazione accetta di dirigere una missione in rotta verso la Terra, che trasporterà 15 corpi ibernati. Durante il viaggio la droga le crea visioni "reali" sulla città, e vuole continuare ad averle per riuscire a meglio penetrarla e capirla. Tutto pur di ritrovare anche i suoi genitori. Il suo sogno è "Ri"vedere Parigi.
Una volta a destinazione, la città sarà conforme alle sue visioni e ai suoi sogni?
Schuiten e Peeters stavolta ci presentano un futuro ancorato nel reale, senza però abbandonare le utopie e le visoni. Fantasticano e immaginano la Parigi di domani attraverso le visioni di Karinh. Siamo al limite di un sogno o di un incubo?